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Com’è andato Erasmus+ finora? Il rapporto di valutazione di medio termine 2024 dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE

29/01/2025

Nel 2024 si è svolta la valutazione di medio termine del Programma Erasmus+ 2021-2027. Tutte le Agenzie nazionali, in risposta alle direttive della Commissione Europea, hanno realizzato un report nazionale per l’analisi dell’impatto del Programma nei primi tre anni del settennato. Lo studio è stato realizzato dall’Unità Studi e Analisi dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE e contiene i risultati di due indagini, una consultazione pubblica e un questionario su un campione di esperti. La valutazione di medio termine Erasmus+ rappresenta uno strumento cruciale per misurare i progressi, identificare eventuali criticità e orientare le azioni future in modo più efficace.

I risultati dello studio

I risultati sono più che soddisfacenti, anche se permangono alcuni margini di miglioramento, in particolare per i meccanismi di finanziamento europeo. 

Nell’indagine svolta, oltre all’efficacia delle Azioni Chiave, abbiamo voluto sondare anche l’effettivo impatto delle novità introdotte da Erasmus+ 2021-2027 in termini di accesso e partecipazione al Programma, ovvero se hanno facilitato l’accesso e il coinvolgimento di nuove istituzioni.

  • L’introduzione dei finanziamenti su base forfetaria nei partenariati per la cooperazione e di piccola scala rappresenta il principale fattore di semplificazione e di efficienza rispetto alla precedente programmazione Erasmus+ 2014- 2020, facilitando l’accesso anche ad organizzazioni con poca esperienza di progettazione e avvicinando i newcomer.
  • Al Programma Erasmus+, in particolare nella nuova veste 2021-2027, viene riconosciuta la caratteristica di incentivare la partecipazione di chi vive in piccoli centri e non ha possibilità economiche; inoltre, favorisce una lettura inclusiva della realtà, determinando un impatto sociale positivo in quanto sostiene l’integrazione tra le persone e i territori.
  • È stato investito molto sul coinvolgimento di un numero sempre maggiore di istituzioni newcomer per i settori dell’istruzione scolastica e educazione degli adulti, in modo da rendere il programma più inclusivo ed accessibile a tutti. In questa operazione di intercettare le istituzioni con poca o nessuna esperienza, l’intervento degli Ambasciatori scuola e Educazione degli adulti è fondamentale nell’attività di diffondere sia a livello regionale che nazionale le opportunità del Programma Erasmus+.
  • Nel complesso, lo studio mostra che Erasmus+ ha contribuito in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi delle politiche europee per l’apprendimento e formazione, rafforzando l’internazionalizzazione delle istituzioni e sistemi educativi, favorendo l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale e la transizione digitale.
  • Dalla ricerca emerge che per il 92,8% del campione di esperti intervistati, Erasmus rappresenta una grande opportunità per realizzare e sostenere attività che altrimenti non potrebbero essere finanziate.
    In effetti gli stessi studenti universitari nei questionari che sono tenuti a compilare al rientro, confermano che il contributo  fornito da Erasmus è fondamentale; la percentuale di coloro che dichiarano di essere partiti grazie al sostegno economico è aumentata nel tempo, passando dal 40,75% nel 2014 al 48,4% nel 2020; inoltre il 37,62% esprime incertezza e solo il 18,27% avrebbe potuto partecipare in autonomia, senza usufruire del sostegno finanziario comunitario, evidenziando così un crescente impatto del programma nel rendere accessibili le esperienze di mobilità internazionale.
  • Inoltre, viene riconosciuto dall’ 89% degli intervistati che il Programma ha un ruolo importante nel dare impulso all’innovazione e per il 98,6% Erasmus+ contribuisce all’internazionalizzazione delle organizzazioni partecipanti.
  • Nonostante sia stato molto apprezzato l’aumento di budget della programmazione 2021-2027, il campione ritiene che sia ancora insufficiente per un effetto diffuso e di sistema nel nostro Paese.

Il Programma Erasmus+ conserva nel tempo la sua capacità di intercettare e rispondere ai bisogni e alle sfide dell’universo educativo; da una parte la mobilità per l’apprendimento risulta efficace nel sostenere lo sviluppo formativo e professionale dello staff e dei discenti, dall’altra la cooperazione e le collaborazioni internazionali rispondono pienamente al raggiungimento di una progettazione innovativa, equa e inclusiva, con un significativo impatto a livello istituzionale e sistemico.

Scarica il rapporto [pdf]

A cura di Angela Miniati, Paolo Cavicchi, Luisella Silvestri, Unità Studi e Analisi, Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE

Qui la rassegna stampa delle uscite media sul Rapporto intermedio

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